EVENTI
- 2008 – Malaspinarte
- 2008 – Vicenza
- 2006 – “Think Pink” Roccart, Installation
- 2006 – Exhibition of An International City Sculpture Year Of Zhengzhou
- 2006 – Associazione Culturale Satura (Genova)
- 2006 – Roccart
- 2005 – Fiera d’arte (San Marino)
- 2004 – Genova
- 2002 – Colletta di Castelbianco
- 2000 – Saint-Paul de Venc
visualizza brochure PDF >> 2008_vicenza_centraledellatte
2006 – Exhibition of An International City Sculpture Year Of Zhengzhou
Sylvia Loew è invitata nel mese di giugno 2006 a partecipare al Renaissance & Rising – Art International City and Cultural Year nella città di Zhengzhou, Cina, per un simposio di scultura internazionale con più di 130 partecipanti selezionati tra tutti paesi d’Europa e America. Il simposio della durata di 1 settimana prevedeva la selezione di una scultura per l’organizzazione di una collettiva itinerante per le maggiori città cinesi. L’evento ha previsto una introduzione del critico d’arte e scultore Anthony Stones sulle tecniche di lavorazione del marmo e sulla valutazione artistica delle opere. L’opera selezionata dal titolo “Pensiero”.2002 è stata realizzata in marmo bianco di Carrara delle misure di cm 28x34x34. Al termine all’artista è stato rilasciato un certificato di partecipazione all’evento con assegnazione di meritoria compiutezza artistica dell’opera.
2006 – Associazione Culturale Satura (Genova) mostra personale
Sabato 6 maggio 2006 ore 17,00 Mostra personale di Sylvia Loew.
A cura di Silvia Barisione.
Con il Patrocinio di Provincia e Comune di Genova, s’inaugura, nella sede dell’Associazione Culturale Satura (piazza Stella 5/1), sabato 6 maggio 2006 alle ore 17:00, la mostra personale “Formas” di Sylvia Loew. A cura di Silvia Barisione. Il carattere multimediale nella ricerca dell’artista brasiliana Sylvia Loew deriva dalla sua formazione che, partendo dalla progettazione d’interni, spazia alle arti applicate per approdare infine alla scultura. Dopo aver frequentato le scuole superiori di disegno industriale a Sao Paulo e a Monaco di Baviera, Loew inizia a lavorare come interior designer presso gli studi di alcuni architetti brasiliani, quali Rino Levy e Gregorio Zolko. In quegli stessi anni coltiva il suo interesse per le arti figurative seguendo i corsi del Museo di Arte Moderna di Sao Paolo. La sua inclinazione per la ricerca plastica si concretizza dapprima nella lavorazione della ceramica. Nello studio del Mestre Lelé, discendente da generazioni di tornitori, apprende l’antica tecnica giapponese del raku, alla quale si dedica per anni, partecipando a numerose mostre con una vasta produzione di opere e vasi. Trasferitasi a Genova nel 1990, accosta alla sua attività di ceramista, la sperimentazione di nuove tecniche: nello studio dello scultore genovese Lorenzo Garaventa si cimenta nella lavorazione del gesso, del marmo e della fusione in cera. Inizia una nuova fase nel lavoro di Sylvia Loew, la cui ricerca di forme pure, partendo dalle prime prove in bronzo, raggiunge una maggiore sintesi strutturale nella materia più consona al suo lavoro di artista, il marmo. Alla levigatezza e compattezza della superfice scolpita si aggiunge una particolare attenzione per la componente cromatica: dalla sperimentazione sulle accese sfumature dell’onice pachistano alla declinazione dei toni lividi del marmo bianco di Carrara. Le sue sculture uniscono alla intrinseca compattezza delle forme marmoree una fluidità organica che si esprime in corpi fluttuanti nel vuoto, distesi o contorti. Nella sua ultima opera Formas, costituita da tre lastre orizzontali marmoree che dialogano tra loro in un sinuoso andamento di curve, le lievi differenze tonali si accendono nelle sfumature del rosa portogallo di uno dei pezzi. Al di là del gioco cromatico affiorano dalle nette cesure dei piani i contorni di corpi femminili abbozzati che, nella ripetizione seriale, assumono una valenza astratta riconducibile alla ricerca di sintesi plastica dell’artista.
Installazione “Il Mare che non c’è”
2005 – Fiera d’Arte (San Marino)
Fiera d’Arte Latino Americana
Casa America
2002 – Colletta di Castelbianco
